Recensione della Maurice Lacroix Pontos PT6248 – l’orologio subacqueo che non vorrete togliervi nemmeno sulla terraferma

Tag: Recensione | Maurice Lacroix | Classici | Subacquei

6.12.2025 | 4 MIN

Sinceramente ero piuttosto scettico riguardo al marchio Maurice Lacroix, relativamente giovane e ancora sconosciuto ai più. A prima vista, mi ha dato l'impressione di un altro marchio "di moda" che cercava solo di apparire come qualcosa di più di quello che è in realtà. Ma sono bastati pochi minuti con il loro orologio al polso per ribaltare la mia opinione. Gran parte del merito va all’orologio subacqueo Maurice Lacroix Pontos PT6248, che mi ha convinto che questo marchio ha davvero qualcosa da offrire.

Ergonomia e comfort al primo posto

Sin dalla prima volta che l’ho indossato, sono rimasto sorpreso da quanto il Pontos sia ben studiato dal punto di vista ergonomico. La cassa da 42 mm di diametro si adatta perfettamente e in modo naturale, sia che abbiate un polso più piccolo, medio o grande; infatti, io e i miei colleghi lo abbiamo provato a turno e siamo stati tutti d’accordo in modo inequivocabile: era da tempo che non avevamo al polso un orologio subacqueo così comodo. Avevano un aspetto leggermente diverso su ognuno di noi, ma sempre fantastico. Sembravano adattarsi a chi li indossava.

E questo anche se ha una distanza tra le anse (lug-to-lug) leggermente superiore alla media, pari a 50 mm. Il merito va alle anse dalla forma perfetta, delicatamente arrotondate e inclinate verso il basso, così che l’orologio segua il profilo del polso. Il cinturino in caucciù ha la stessa forma e si arrotola naturalmente intorno al polso, senza spazi vuoti, senza pressioni e con la sensazione di essere fatto su misura per chi lo indossa.

Mi fermo un attimo sul cinturino, perché il prossimo elemento da sottolineare è la fibbia. Su di essa troviamo un’apertura in cui il cinturino si inserisce con precisione. Si tratta solo di un piccolo elemento di design, ma a mio avviso sono le piccole cose come questa a separare i buoni orologi da quelli cattivi. Il Pontos, quindi, non sembra il risultato di un'idea veloce, ma un pezzo ben studiato in cui tutto è stato pensato.

Un design che funziona

Passando al design complessivo, non posso non citare l'elemento che forse colpisce di più del Pontos, ovvero le due corone a vite: una classica per la regolazione dell'ora e una per il funzionamento della lunetta interna bidirezionale con scala dei minuti.

Il movimento della lunetta è assolutamente fluido, preciso e senza giochi. So per esperienza che nella maggior parte degli orologi con lunetta interna, il problema è che a questo punto la lunetta spesso "traballa" o risponde con un ritardo dovuto a un gioco eccessivo nel meccanismo. Con il Pontos, invece, tutto funziona esattamente come dovrebbe.

La cassa del Pontos offre un'impermeabilità fino a 300 metri, quindi non si tratta solo di un modello dal design accattivante, ma di un vero orologio subacqueo in grado di affrontare condizioni impegnative. Sulla cassa troviamo un vetro zaffiro con rivestimento antiriflesso su entrambi i lati, che fa sembrare l'orologio, a certe angolazioni, come se non ne avesse nemmeno uno. La stessa caratteristica per cui è noto il marchio Mido (i cui orologi ho elogiato nelle mie recensioni proprio per questo motivo).

Il quadrante del Pontos ha una superficie che personalmente mi ricorda la sabbia nera finissima che, insieme agli indici applicati, conferisce profondità all'orologio. Gli indici e le lancette sono lucidati e le lancette dei minuti e dei secondi sono evidenziate con un colore che si abbina al cinturino.

Le lancette, gli indici e le scritte sulla lunetta sono rivestiti di Super-LumiNova. La leggibilità al buio è quindi perfetta e pienamente in linea con quanto ci si aspetta da un subacqueo onesto. Devo anche elogiare il datario, collocato a ore sei: sembra simmetrico e non interferisce in alcun modo con l'aspetto del quadrante. Il fatto che sia dello stesso colore del quadrante contribuisce a renderlo discreto.

Un classico che non delude mai

All'interno dell'orologio è presente il calibro ML115, che è essenzialmente il vecchio Sellita SW200, basato sulla collaudata architettura ETA 2824. Offre la carica manuale, una carica automatica bidirezionale, l’hacking (arresto della lancetta dei secondi durante la regolazione dell’ora), una riserva di carica di circa 38 ore e una frequenza di 28.800 alternanze all’ora.

A jak už to u potápek bývá, dýnko je neprůhledné.

E, come spesso accade per gli orologi subacquei, il fondello a vite è pieno (non trasparente).

Non si tratta quindi di un miracolo, ma anche questo ha i suoi vantaggi: si tratta di un movimento che la maggior parte degli orologiai conosce bene e che può essere facilmente revisionato in caso di necessità.

Immersioni oneste senza pretese

In conclusione, devo dire che il Maurice Lacroix Pontos mi ha colpito come orologio che non pretende di essere più di quello che è. È semplicemente un orologio subacqueo onesto, con un design ben studiato e un’ergonomia eccellente.

A prima vista sembra robusto, ma lo ritengo comunque adatto a essere indossato tutti i giorni. Inoltre, l'orologio (nella classica edizione arancione) viene fornito con un cinturino di ricambio in caucciù nero e uno in tessuto nero, in modo da poterne personalizzare facilmente il look (grazie al sistema a sgancio rapido).

Se siete alla ricerca di un segnatempo che combini comfort, funzionalità e precisione artigianale, Pontos probabilmente vi sorprenderà piacevolmente, come ha fatto con me.

Fonti fotografiche:

Potrebbero interessarti anche:

Orologi menzionati nell'articolo